Rory McIlroy ha vinto domenica la sua terza FedEx Cup dopo un’ultima prova straordinaria, ma è stato anche fuori dal campo che l’atteggiamento del nordirlandese ha lasciato il segno.

Pochi minuti dopo aver colpito il suo ultimo putt della stagione, sinonimo di vittoria finale contro il numero uno del mondo Scottie Scheffler, Rory McIlroy è caduto tra le braccia dei genitori dell’americano che lo aspettavano per congratularsi. Un’immagine rara che testimonia la dimensione assunta dal presidente del PAC (Players Advisory Council), che non ha esitato a mettersi in prima linea per difendere gli interessi del PGA Tour di fronte alla minaccia del LIV Golf di Greg Norman.
“Mi dispiace, davvero”, ha detto Rory al padre di Scheffler, che lo ha abbracciato calorosamente e gli ha risposto “che non doveva e che gli voleva bene”.

Al nordirlandese, che ora precede l’australiano Norman nel numero di vittorie nel Grand Tour statunitense – 21 per Rory contro le 20 di Norman – è stato poi chiesto di commentare la crescente polemica su Wentworth, con la presenza di una ventina di dissidenti all’inizio dell’iconico evento del DP World Tour, in programma nel Surrey dall’8 all’11 settembre.

“Odio ciò che questo ha fatto al golf. Lo odio davvero. Sarà difficile per me andare a Wentworth e vedere 18 di quei giocatori. Non mi si addice”, ha dichiarato Rory McIlroy in conferenza stampa.